Tour de France 2022, Jasper Philipsen espugna Carcassone al fotofinish – Ottavo posto per Luca Mozzato

Jasper Philipsen sfreccia sul traguardo della quindicesima tappa del Tour de France 2022. Il portacolori della Alpecin – Deceuinck si è imposto in volata al termine di una tappa dal finale tiratissimo. Per riuscire a conquistare la sua prima vittoria in carriera alla Grande Boucle il belga ha dovuto correre tanti rischi per affiancare e superare Wout van Aert (Jumbo – Visma) e Mads Pedersen (Trek – Segafredo). Ancora un piazzamento per Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM), che chiude ottavo davanti ad Andrea Pasqualon (Intermarché-WantyGobert). Nulla da segnalare per quanto riguarda la classifica generale, con i big che sono arrivati tutti assieme nonostante la caduta di Jonas Vingeggard (Jumbo – Visma) a circa 50 chilometri dal traguardo.

Partenza lanciata, come da recente tradizione. Questa volta, però, la fuga di giornata ci mette davvero poco a materializzarsi. A darle vita sono van Aert, Nils Politt (Bora-hansgrohe) e Mikkel Honorè (Quick-Step Alpha Vinyl). Dopo una prima fase di rilassamento, la velocità in gruppo torna ad aumentare, causando anche un frazionamento del plotone, con la Maglia Gialla Vingegaard pronta nelle prime posizioni, mentre Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) ha dovuto spendere qualche energia in più per mettersi al riparo dai rischi.

I contrattacchi non hanno spazio e così la situazione si stabilizza, con il terzetto di attaccanti che mantiene il proprio vantaggio intorno ai 2 minuti; a fare il lavoro di contenimento sono la Alpecin – Deceuninck e la BikeExchange-Jayco. Al quarantesimo chilometro Van Aert si rialza, su invito dell’ammiraglia. Il belga viene ripreso dal gruppo e così l’azione d’attacco prosegue con soli due protagonisti, Politt e Honorè. Il margine sul gruppo rimane intorno ai 3 minuti, con il tedesco che passa per primo al Gpm della Cote d’Ambialet.

La corsa prosegue senza colpi di scena: i due al comando continuano di comune accordo, senza però che il loro vantaggio aumenti. Il gruppo si premura infatti di tenere Politt e Honoré vicini, sotto i 2 minuti di margine. In un pomeriggio che pare tranquillo, sono prima i manifestanti e poi le cadute a scuotere la situazione. Con una sessantina di chilometri ancora da percorrere, i fuggitivi, infatti, incrociano una nuova dimostrazione, che vede delle persone sedute in strada prima del passaggio della corsa. Politt e Honoré li sorpassano perdendo giusto qualche secondo e anche il resto dei corridori va oltre l’ostacolo senza che la corsa subisca neutralizzazioni.

Le cadute, dicevamo: prima va a terra Owain Doull (EF Education-Easypost), poi tocca a Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma). Se il primo riparte con qualche escoriazione, il compagno di squadra della Maglia Gialla Vingegaard è costretto ad abbandonare la corsa ed è portato via in ambulanza. Pochi chilometri dopo assaggia l’asfalto anche lo stesso Vingegaard, insieme a Tiesj Benoot (Trek-Segafredo). Il danese riparte e, guidato da Christophe Laporte (Jumbo-Visma), riesce a rientrare, non senza fatica.

Sulla seconda salita categorizzata di giornata, intanto, la corsa esplode. La Trek-Segafredo alza il ritmo, riprende i due fuggitivi e causa difficoltà a Caleb Ewan (Lotto Soudal), Fabio Jakobsen (Quick-Step Alpha Vinyl) e Dylan Groenewegen (BikeExchange-Jayco), che non riescono a tenere il passo del gruppo. Nei pressi del Gpm c’è l’attacco di Benjamin Thomas (Cofidis) e Alexis Gougeard (BBK), che, passano in quest’ordine al traguardo a pois e riescono ad accumulare una ventina di secondi di vantaggio.

Vantaggio che si stabilizza attorno ai 30 secondi a 30 chilometri dalla conclusione. A cercare di controllare la situazione in testa al gruppo ci sono gli uomini della Trek-Segafredo e della DSM, aiutati poco dopo dai colleghi della Bora – Hansgrohe e della TotalEnergies. A 23 chilometri dall’arrivo Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies) e Maximilian Schachmann (Bora-hansgrohe) provano a fuoriuscire dal gruppo, ma sono subito stoppati da Pedersen e Van Aert che riportano sotto tutti. Nel frattempo riescono a rientrare nel gruppo Maglia Gialla anche alcuni dei velocisti che si erano attardati sulla salita, tra i quali Groenewegen, Mozzato e Alexander Kristoff (Intermarché-WantyGobert).

All’ingresso negli ultimi 20 chilometri di corsa, il duo di testa ha un margine di 25” nei confronti del gruppo. Il gap si riduce ulteriormente nei chilometri successivi, quando arrivano davanti le squadre degli uomini di classifica. In vista del cartello dei meno dieci, però, l’andatura rallenta un po’, concedendo di nuovo margine ai due attaccanti. La calma, però, dura poco con Jonathan Castrovjeo (Ineos Grenadiers) e Laporte che si portano a lavorare in testa al gruppo.

A 5 chilometri dalla conclusione Thomas decide di provare ad involarsi tutto solo verso il traguardo, mentre la Bora-Hansgrohe tira il gruppo oramai a soli 10″ dall’attaccante solitario. Nelle fasi successive sono, però, gli uomini della Alpecin-Deceuninck a prendere in mano le operazioni. Il transalpino entra quindi dentro l’ultimo chilometro con un margine decisamente risicato nei confronti del gruppo trainato adesso dagli uomini della Trek-Segafredo. Pedersen è il primo a lanciare la volata, ma la rimonta di Van Aert sembra inarrestabile. I due vengono però superati da Philipsen che ha risalito il gruppo lungo le transenne rischiando tantissimo.

Risultato Tappa 15 Tour de France 2022

Classifica Generale Tour de France 2022

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